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OK Il restauro del mobile antico

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(ARGOMENTO IN COSTRUZIONE) Rispettare un mobile antico significa eseguire il restauro in modo che mantenga inalterate tutte le caratteristiche. Per come lo intendiamo noi il restauro dev`essere per quanto possibile conservativo, tale da non stravolgere l`identita del mobile, sia esso di alta epoca o del 900.

Inoltre, nonostante per noi commercianti sia importante anche il lato finanziario, realizziamo i nostri restauri con professionalità e tanta passione non perdendo mai di vista la qualità.Iniziamo a parlare di restauro con una descrizione sommaria che tratteremo in seguito in modo più approfondito.

Prima di intraprendere il restauro di un mobile, dedicategli del tempo per osservarlo e capire come procedere.

Se deve essere sverniciato smontate tutte le parti in metallo come maniglie, bocchette e pomi e mettetele in disparte assieme a cornicette o pezzi di legno che appartengono al mobile non ben saldi. Se ha vetri antichi siate molto cauti: proteggeteli.

Nel restauro del mobile antico la funzionalità è d`obbligo: i tavoli allungabili devono potersi aprire facilmente, i cassetti dei mobili devono scorrere perfettamente con guide e controguide, le sedie necessitano di un corretto restauro, per cui dove è necessario bisogna smontarle completamente per poter pulire tutte le mecce dalla vecchia colla: il restauro delle sedie se eseguito a regola d`arte è un lavoro da professionisti!

Per l`esecuzione del restauro del mobile antico di ogni genere scegliamo la miglior tecnica in base alle condizioni del mobile: se un mobile dovesse essere verniciato è obbligatorio pulirlo con lo sverniciatore per cui non è possibile tenerlo perfettamente in patina.Nel caso il mobile abbia una leggera mano di gomma lacca e lo stato di conservazione lo permette è possibile eseguire una semplice pulitura con lana d`acciaio sottile accompagnata da diluente o alcool a seconda del tipo di finitura che dobbiamo rimuovere.

Si controlla innanzituto che il mobile non sia tarlato, ma sarebbe opportuno fargli sempre il trattamento antitarlo perché non si ha mai la sicurezza matematica.Dopo di che il prossimo passaggio è dedicato alla pulitura del mobile e cioè alla sverniciatura, aspettando il giusto tempo di asciugatura. Si passa poi alla falegnameria e a tutto ciò che concerne la struttura del mobile stesso (incollaggi vari, ripristino di pezzi mancanti, guide se tratta di cassetti ...)

Dopo questo passaggio ci si può dedicare a ciò che si chiama finitura. Se il mobile è stato sverniciato e si desidera cambiare il colore, bisogna procedere passando in modo uniforme il mordente ad acqua, più facile da usare (lo si trova ad acqua o ad alcool) e si prosegue con la stuccatura. Noi usiamo lo stucco solo in caso di piccolisse mancanze o fenditure dove non vi è lo spazio neppure per un pezzo di impiallacciatura messa ad incastro: se è possibile preferiamo sempre usare legno a mò d`intarsio.

Si arriva alla lucidatura con gommalacca a pennello salvo richieste particolari come la lucidatura a tampone, adatta solo ad un certo tipo di mobili e legni per finire con la ceratura, dopo aver usato la paglietta (quattro zeri) dopo ogni mano di gommalacca.

Il numero delle mani di gommalacca dipende dal grado di lucidità che si vuole ottenere. Il metodo di restauro per i privati ed enti pubblici viene discusso col cliente, tenendo certamente conto delle loro esigenze ma consigliandoli sempre per il meglio.

Se avete bisogno di qualche consiglio o notizie più particolareggiate potete rivolgervi a noi nello spazio del sito dedicato a `richiedi informazioni`.

Mai usare prodotti sintetici: in 30 anni non ne ho mai comprato un barattolo: sfido chiunque a venire nel nostro laboratorio e trovare ad esempio il Sayerlack SA1000, un fondo di finitura alla nitro che si usa per i mobili nuovi o per essere più veloci.

Passiamo alla stuccatura: in commercio si trovano stucchi già colorati, ma potete farlo da voi mischiando stucco bianco e colorarlo del colore che preferite con terre d`ombra.

i fori del tarlo vi danno nei fori dei tarli e nelle piccole crepe: infatti se è possibile perché lo spazio lo consente, mettete una impiallacciatura nella crepa che spingerete con un martelletto. Poi stuccherete.

Ricordate sempre: quando mettete i morsetti di fattelo a nudo: il morsetto non deve mai toccare direttamente il legno, ma prenderete dei tacchi di legno che metterete in entrambi le parti (vedi foto). Tra il legno e i tacchi, non dimenticate di mettere dei pezzi di carta: servirà per non fare attaccare i tacchi al legno del mobile, altrimenti troverete un blocco unico!

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Antichità il tempo ritrovato